CRONACA
26 AGOSTO 2024
IL VOLTO DEL MALE - STEFANO NAZZI
Il libro di Stefano Nazzi esplora le motivazioni dietro a delitti particolarmente crudeli, sfidando l'idea comune che il male sia sempre il risultato di follia o di un raptus.
In realtà, ogni atto violento ha radici profonde che si sviluppano nel tempo. Attraverso dieci racconti di criminali italiani, Nazzi descrive le vite di uomini e donne che hanno commesso omicidi efferati, spesso senza un motivo apparente.
Tra i casi noti, ci sono figure come Nicola Sapone e Luigi Chiatti, insieme ad altri meno conosciuti come Gianfranco Stevanin e Roberto Succo.
L'autore analizza come queste persone siano diventate "mostri", spesso senza destare sospetti in chi li circondava. Nazzi esamina anche le conseguenze delle loro azioni: alcuni hanno continuato a uccidere, altri hanno voluto scomparire o si dichiarano innocenti, senza comprendere appieno il dolore causato.
Il male, secondo Nazzi, provoca ripercussioni ampie e durature, simili a cerchi nell'acqua, che non svaniscono mai completamente, ma perdurano nel tempo.
ARTICOLO DI: CRISTINA BOZZATO
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18 GIUGNO 2024
ALBUM CRIMINALE - I GRANDI DELITTI E MISTERI INTERNAZIONALI - DISINIBITA POLICROMIA
Un curioso album da colorare per adulti, ma anche ricco di storie di crimini internazionali...e casi misteriosi per riuscire a creare, nel processo di pittura, una connessione emozionale con la storia criminale internazionale.
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5 GIUGNO 2024
IL CASO ZANFRETTA - LA VERA STORIA DI UN INCREDIBILE FATTO DI CRONACA - RINO DI STEFANO
Durante la notte tra il 6 e il 7 dicembre 1978, la guardia giurata Fortunato Zanfretta dell'Istituto di vigilanza privata "Val Bisagno" di Genova fu trovato in uno stato di grande shock e terrore nei pressi della villa "Casa Nostra" a Marzano di Torriglia. Zanfretta raccontò di aver visto un essere enorme, alto circa tre metri, con la pelle ondulata e grigia, che poi volò via in una luce a forma di triangolo con luci colorate. Sottoposto all'ipnosi, confermò di essere stato portato su un'astronave da quattro esseri mostruosi che lo esaminarono attentamente. Gli inquirenti trovarono testimoni che avevano visto un disco volante luminoso sopra Torriglia e una traccia a forma di ferro di cavallo dove Zanfretta fu trovato. Vent'anni dopo, l'esperienza si ripeté con orme lunghe oltre 50 centimetri accanto all'auto di Zanfretta. È così che iniziò il misterioso caso Zanfretta.
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21 MAGGIO 2024
YARA - GIUSEPPE GENNA
Il 26 novembre 2010, a Brembate di Sopra, nei pressi di Bergamo, una giovane ragazza esce di casa per recarsi al campo sportivo, ma scompare misteriosamente. Il suo destino rimane ignoto per tre mesi interi, lasciando familiari e amici nell'angoscia più totale.
Il 26 febbraio 2011 viene trovata morta in un campo. Da quel momento inizia una vasta e complessa indagine, caratterizzata dall'uso di metodi scientifici all'avanguardia, dall'intensa copertura mediatica e dalla mobilitazione di risorse civili e militari.
A giugno 2014, la Procura procede con l'arresto di un uomo, Massimo Giuseppe Bossetti, che viene successivamente condannato all'ergastolo.
Questa storia è un'eloquente testimonianza della mancanza di civiltà e un triste inno funebre per la purezza che, insieme a Yara, abbiamo irrimediabilmente perso.
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12 MAGGIO 2024
DELITTI E VECCHI MERLETTI - GABRIELE MORONI
Nel suo reportage sui crimini del passato, Gabriele Moroni esplora storie di crimini, truffe, omicidi e furti con l'obiettivo di portare alla luce eventi che continuano a ripetersi nella modernità.
Con uno sguardo da cronista, Moroni dimostra come i sentimenti, le motivazioni e le azioni umane siano immutabili nel corso dei secoli.
La sua narrazione affascinante e avvincente ci porta a riflettere sulla natura umana e sulla persistenza di certi comportamenti nel corso della storia.
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5 MAGGIO 2024
CARA GIULIA - GINO CECCHETTIN
Ho letto il libro e vista la presentazione. Il libro fa una cronaca dei fatti successi in sequenza della drammatica storia di Giulia, che tutti conosciamo, ne è diventata simbolo. Ma ci sono anche sentimenti, emozioni, difficoltà di adattamento da una situazione più grande di tutti, più grande per chiunque
Purtroppo negli ultimi tempi ci sono stati parecchi femminicidi, ed abbiamo cercato di capire il motivo di tanta violenza. Molti invece preferiscono non parlarne, per pudore, sia perché si corre il rischio di provare un dolore simile a quello dei familiari, sia perché si tende a non riconoscere i chiari segni di una mentalità patriarcale che molti negano, ma che è ancora troppo radicata nella vita di tutti i giorni.
Vale la pena di leggerlo, è particolarmente toccante, come è giusto che sia...e non insegna qualcosa solo al padre di Giulia, Gino, ma anche a tutti noi....non possiamo e non dobbiamo girarci dall'altra parte, nel farlo tentiamo di proteggerci dicendoci...è una cosa che a noi non potrà capitare. Ma così non ci proteggiamo, così invece ci mettiamo in pericolo.
Nel libro non traspare l'odio per chi ha commesso un tale atto efferato, ma non c'è nemmeno l'idea che egli sia un mostro, anch'esso è vittima di insegnamenti e cultura errati, che si perpetua da generazioni. Si potrebbe scrivere tanto su questo argomento ma forse è meglio lasciare alla lettura e ai commenti. A Dirla tutta se ne cercate traccia, non viene nemmeno nominato, e tutto ciò è assolutamente corretto e giusto.
Mi dispiace sentire che intorno a me c'è una critica molto negativa su questo libro, molti pensano che il padre possa aver negativamente lucrato sulla disgrazia...in cuor mio sono sicura che il messaggio non è questo...è invece un messaggio ben più importante e meno spiacevole, che il padre ha scritto questo libro per diffonderlo, affinché tale tragedia non succeda mai più, affinché non ci sia stato questo sacrificio inutilmente.
Il messaggio è questo: solo insieme possiamo cambiare una mentalità ormai vecchia, superata e poco inclusiva, che mette tutti, ma proprio tutti sullo stesso piano e che soprattutto lascia a tutti la possibilità di imparare ad essere liberi e di lasciare soprattutto libere le persone che amiamo di più, amare non è possedere, anzi....è lasciare che l'altro sia felice e viva la propria vita come vuole.
ARTICOLO DI: CRISTINA BOZZATO
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